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Perché alcuni soffrono di allergia ai pollini?

Perché alcuni soffrono di allergia ai pollini?

  • mercoledì 12 aprile 2023

Se alcuni accolgono la primavera con gioia e trasporto, lasciandosi alle spalle il grigiore dell’inverno, le basse temperature e gli indumenti pesanti, per altri significa l’inizio di settimane di disturbi che rendono difficile apprezzare i prati in fiore e gli alberi carichi di foglie: infatti, per un italiano su cinque il cambio di stagione significa anche il manifestarsi dell’allergia ai pollini.

I pollini sono nuvole invisibili di granuli liberati dalle piante durante la loro fioritura a scopo riproduttivo; il periodo varia da pianta a pianta, complessivamente coprendo un arco che va da marzo a settembre, ma per la maggior parte delle specie coincide con i mesi primaverili.

Ed è così che i soggetti allergici vengono a contatto con i pollini, semplicemente uscendo di casa o aprendo una finestra e venendo ‘travolti’ da queste nuvole invisibili.

Tuttavia, i pollini di per sé sono innocui, incapaci di arrecare un danno diretto al nostro organismo. Nei soggetti allergici, tuttavia, il nostro sistema immunitario riconosce questi agenti esterni come pericolosi e di conseguenza li aggredisce.

Nello specifico, i globuli bianchi rilasciano istamina, una sostanza che dilata i vasi sanguigni, aumenta la loro permeabilità e abbassa la pressione del sangue, permettendo così alle cellule immunitarie di ammassarsi dove sono presenti gli agenti estranei e attaccarli.

Tuttavia, come già detto, i pollini sono innocui e quindi gli effetti biologici dell’istamina non fanno altro che causare arrossamento, irritazione e gonfiore nell’area interessata, che tipicamente si localizza nelle vie respiratorie superiori e negli occhi. Da qui i sintomi tipici dell’allergia ai pollini:

· Naso congestionato e/o gocciolante;

· Prurito agli occhi e lacrimazione;

· Prurito alla gola;

· Starnuti, spesso ripetuti.

Non è comune che ciò causi anche mal di testa e una sensazione di malessere generale; inoltre, nei soggetti più sensibili può anche provocare crisi asmatiche da non sottovalutare.

Viene però da chiedersi perché alcune persone soffrono di allergia ai pollini e altre no. Tuttavia, a oggi la scienza non è in grado di dare una risposta certa a come mai il corpo scateni reazioni allergiche contro agenti esterni innocui: si suppone che sia il risultato di un mix di predisposizione genetica e di fattori ambientali, specie quelli con cui si entra a contatto durante l’infanzia.

Ciò che invece si conosce con più certezza è l’effetto antistaminico di alcune sostanze, che riescono a bloccare gli effetti dell’istamina e quindi ridurre i sintomi allergici: queste sostanze possono essere somministrate per via topica, con spray nasali e colliri, oppure sistemica.

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